Papa: L'integrazione dell'intelligenza artificiale nel sistema sanitario deve rispettare la dignità umana.

Pope: Human dignity should be respected when integrating artificial intelligence into the medical system Pope: Human dignity should be respected when integrating artificial intelligence into the medical system

Lunedì, ricevendo in Vaticano i membri dell'Associazione Latinoamericana dei Sistemi Sanitari Privati (ALAMI), Papa Leone XIV ha incoraggiato i partecipanti a mantenere una chiara visione etica mentre l'innovazione tecnologica e digitale continua a plasmare l'assistenza sanitaria.

Il gruppo è a Roma per il suo 9° Seminario sull'Etica nella Gestione Sanitaria, tenuto sotto l'egida della Pontificia Accademia per la Vita.

Nel suo discorso, il Papa ha osservato che il seminario, che si svolge durante l'Anno Giubilare, è anche un "pellegrinaggio, in cui la riflessione sul valore etico delle nostre proposte diventa una tappa importante lungo il cammino che noi, come società e come Chiesa, siamo chiamati a percorrere".

Ha riconosciuto le diverse competenze rappresentate dai partecipanti e ha detto che la Chiesa li accoglie "come pellegrini di speranza, considerando preziosi i vostri diversi approcci, competenze e intenzioni... nel compito comune di prendersi cura dei malati".

Messa in guardia contro i pregiudizi etici nell'IA

Affrontando le sfide poste dai progressi tecnologici, il Papa ha sottolineato il rischio che emergano forme sottili di discriminazione nei sistemi sanitari, soprattutto quando l'intelligenza artificiale viene utilizzata in modo improprio.

Ha messo in guardia dalla «possibilità di pregiudizi... che falsano o escludono in modo fraudolento la nostra percezione della realtà della società e del paziente concreto, creando una situazione di ingiustizia nella gestione delle risorse sanitarie».

Il Papa ha avvertito che i potenti strumenti digitali potrebbero essere manipolati per interessi economici o politici, generando «un pregiudizio spesso impercettibile nell'informazione, nella gestione e nel modo in cui ci presentiamo o ci avviciniamo agli altri».

Tali distorsioni, ha affermato, rischiano di ridurre le persone «a oggetti, dati, statistiche» in base ai costi delle cure o alla natura delle loro malattie.

Una visione radicata nella dignità umana

Per contrastare queste tendenze, Papa Leone XIV ha invitato gli operatori sanitari ad adottare una prospettiva più ampia guidata dalla solidarietà e dal bene comune. Evitare la logica riduzionista, ha affermato, richiede «cambiare il nostro sguardo... guardando, se mi consentite, come guarda Dio, non concentrandoci sul profitto immediato, ma su ciò che sarà meglio per tutti».

Ha sottolineato che il progresso tecnologico non deve mai andare a scapito delle relazioni umane. «Questa visione ampia non deve mai essere separata dal contatto umano, dal gesto di cura, dal riconoscimento della persona concreta nella sua fragilità e dignità», ha affermato.

Il Papa ha concluso esprimendo la speranza che un approccio così integrato, che unisce lungimiranza etica e presenza umana attenta, guidi i responsabili sanitari nel loro servizio.